giovedì 24 maggio 2012

La curiosità, il vero motore del web

Sovente ci domandiamo: cos'è che muove i navigatori a visitare i siti internet?
Tante risposte, tutte altrettanto valide, possono darci spiegazioni attendibili: necessità specifiche come acquisti, gestione account, consultazioni di documenti, oppure bisogno di dialogo con chi sarebbe difficile da incontrare, divertimento e svago (siti porno compresi) ecc. ma se analizziamo attentamente, e scendiamo di un gradino, sotto le apparenze, ci accorgiamo che sopratutto è la curiosità a muovere frotte di navigatori verso questo o quel sito web.

Tanti anni fa avevo realizzato un sito internet nel settore del commercio delle opere d'arte e dell'antiquariato. Un'idea molto in anticipo sui tempi (parliamo del 1999) non feci alcuna azione per posizionarmi sui motori di ricerca, ma feci stampare migliaia di volantini con solo l'indirizzo del sito e, sul lunotto della mia autovettura, collocai un adesivo che riportava sempre il nome del dominio. Le visite furono tantissime. Il sito era conosciuto nell'ambiente, poi lo vendetti per ragioni pratiche, ma chi lo acquistò godette per diverso tempo di quel lavoro.

Al di là del fatto che oggi molto è cambiato circa il posizionamento sui motori di ricerca, ritengo, per esperienza, che se le persone leggono un dominio sul tram, per strada, ovunque, prima o poi vanno a vistare quel sito. A volte capita di visitare siti il cui dominio si è letto nella foto di qualcuno che si è visto su un social-network.

Quindi è importante cercare di registrare nomi di domini semplici e brevi, poiché più lunghi sono i nomi da digitare, più facile è sbagliarli nella digitazione. E poi utilizzare adesivi, striscioni, volantini con ben chiaro il nome del sito, senza tante indicazioni o spiegazioni, altrimenti si toglie la sorpresa. Ai navigatori piace essere sorpresi. A patto che il sito sia ben fatto.

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